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The Wall è l'undicesimo album registrato in studio dalla band inglese Pink Floyd (il dodicesimo se si considera anche la raccolta Relics del 1971). È un concept album che fu pubblicato come doppio album il 30 novembre 1979; tuttora rinomati gli effetti scenici usati nel tour che venne a seguire, considerati da molti fan e critici innovativi per quel periodo. Infatti gli stessi Pink Floyd, dopo aver pubblicato The Final Cut, non si esibirono più dal vivo fino all'abbandono di Waters, avvenuto nel 1985. Essi non presero nemmeno in considerazione l'idea di un nuovo tour per promuovere l'album successivo, ritenendo infatti troppo difficoltoso competere con gli show precedenti di The Wall. Ciò è testimoniato da Nick Mason nel suo libro Inside Out: A Personal History of Pink Floyd.
All'album seguì anche il film Pink Floyd The Wall.
L'album ha ricevuto il Disco di diamante per due volte in Canada ed una in Francia, il Disco di platino per 23 volte negli Stati Uniti, 4 volte in Germania, 11 in Australia, uno in Argentina, Italia e Polonia ed il Disco d'oro in Grecia. Ha raggiunto la prima posizione in classifica negli Stati Uniti per 15 settimane risultando l'album più venduto dell'anno. In altri paesi è arrivato primo in Norvegia, Svezia, Germania, Nuova Zelanda, Austria, Olanda, Francia ed Argentina, terzo nel Regno Unito e nono in Spagna ed ha venduto 30 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 11,5 milioni di copie negli USA. In altri paesi è arrivato al quarto posto nel marzo 2012 in Italia dove ha venduto 1,2 milioni di copie, al sesto posto in Danimarca nel maggio 2011 ed in Grecia nel 2010, in ottava posizione in Svizzera nel luglio 2006, in nona in Spagna nell'aprile 2006 ed in decima in Portogallo nel 2012.
L'album è un'opera rock incentrata sulla storia di un personaggio fittizio: una rockstar di nome Pink. Egli, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un "muro" mentale attorno ai propri sentimenti, dietro al quale egli si isola. I disagi, soprattutto infantili, che portano Pink a questa scelta drammatica sono:
la morte del padre verso la fine della seconda guerra mondiale;
la madre iperprotettiva;
insegnanti scolastici eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali;
i tradimenti della moglie (in età adulta).
L'album segna anche la rovina della formazione classica dei Pink Floyd. Infatti il tastierista Richard Wright partecipò tardivamente alla registrazione dell'album (si era trasferito in Grecia con la sua nuova moglie); per questo motivo (come spiegato da Mason nel suo libro sopra citato) Waters litigò con il tastierista e lo licenziò: durante il tour di promozione Wright partecipò solo come sessionman.
Il successo dell'album fu enorme: fu l'album più venduto negli Stati Uniti nel 1980, divenendo uno degli album doppi più venduti nella storia.
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