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Metallica (conosciuto anche come The Black Album) è il quinto album in studio del gruppo musicale statunitense omonimo, pubblicato il 13 agosto 1991 dalla Elektra Records.
È anche il loro disco di maggiore successo commerciale, con 25 milioni di copie all'attivo, delle quali più di 16 milioni nei soli Stati Uniti d'America, dove è stato premiato con un disco di diamante.
Nel 1991 i Metallica diedero alle stampe l'album omonimo, con Bob Rock alla produzione. In poco tempo il disco divenne il più venduto dal quartetto, malgrado le critiche da parte di alcuni fan che accusarono il gruppo di aver abbandonato parzialmente le sonorità thrash metal. I suoi singoli di maggiore successo furono Enter Sandman (vincitore di un Grammy come Best Metal Performance, nel 1992) e Nothing Else Matters.
LE CANZONI
· Enter Sandman è segnato da una chitarra acustica e dalla batteria di Lars Ulrich, alla quale si affiancherà la chitarra di James Hetfield, con un riff molto aggressivo. Il tema della canzone riprende le avventure di Sandman il Signore dei sogni, personaggio creato negli anni ottanta da Neil Gaiman.
· Sad but True è fondata più sulla pesantezza che sulla velocità, ed è caratterizzata da un ritmo sincopato insolito per la band. Il testo cantato da Hetfield sembra trattare dell'egoismo insito nell'animo umano, che tende ad avere - almeno secondo il brano - una visione chiusa della realtà; tuttavia, altri sostengono che la canzone parli del rapporto tra l'eroina e chi l'assume. Nel 1999 il riff principale della canzone è stato campionato da Kid Rock, per il suo singolo American Bad Ass.
· Holier Than Thou è la canzone più veloce dell'album, ma i quattro non rinunciano a un ritornello facilmente memorizzabile. In questo brano, Hetfield si scaglia contro il bigottismo diffuso nella società, con una vera e propria sfuriata personale.
· The Unforgiven parte con una intro acustica con influenze country, eseguito da Hetfield alla chitarra classica. Subito dopo inizia una melodia, che ad alcuni ricorda le atmosfere western di Ennio Morricone. Il suo testo è incentrato sulla vita e sul suo significato, attraverso il racconto di un'esistenza incapace di andare al di là di alcuni limiti; anche il video che accompagnava il brano, girato in bianco e nero, mostrava un bambino che cresceva all'interno di quattro mura di cemento.
· Wherever I May Roam è aperta dal suono di un sitar, che disegna melodie orientali; poi la band risuona l'intro in chiave metal. Il brano è caratterizzato da tempi cadenzati che accelerano nel ritornello. Le parole del testo parlano di uno "spirito libero" che racconta il suo vagabondare tra le strade del mondo. L'assolo centrale di Kirk Hammett viene ritenuto da molti uno dei suoi assoli più riusciti.
· Don't Tread on Me è un incitamento alla guerra, "to secure peace is to prepare for war" (per assicurare la pace, prepara la guerra, dal detto latino "Si vis pacem, para bellum"). Il testo sembrava inneggiare alla guerra del Golfo (1991), cosa non molto apprezzata dai fan: in realtà la canzone è stata scritta prima di tale evento, mentre l'ispirazione battagliera proviene da una bandiera legata al periodo della Guerra di indipendenza americana (la Bandiera di Gadsden, il cui serpente appare anche sulla copertina dell'album). L'inizio del brano rilegge in chiave metal il brano "America" tratto dal celebre musical West Side Story e questo fece pensare che la canzone celebrasse gli Stati Uniti come una delle nazioni più potenti al mondo. Da molti è stato ben stimato anche il lavoro alla batteria di Lars Ulrich.
· Through the Never parte in velocità, e poi rallenta e riaccelera per tutta la sua durata. Il tema trattato è quello di un viaggio cosmico che rispecchia quello interiore.
· Nothing Else Matters è ritenuta la ballata più famosa del gruppo. I primi tentativi (Fade to Black del 1984, Welcome Home (Sanitarium) del 1986 e One del 1988) acceleravano poi nel finale, e perciò non erano considerati ballate vere e proprie. Al brano collaborò anche l'orchestra di Michael Kamen.
· Of Wolf and Man parte con un intro giocato sulla mutualità di chitarra e batteria. Il testo del brano parla di lupi a caccia che un personaggio immaginario scambia per licantropi: infatti nel testo viene ripetuta la frase "shape shift" (muta forma), riferita alla trasformazione alla quale sono soggetti i licantropi secondo molte leggende.
· The God That Failed parla del traumatico rapporto che su di Hetfield ebbe la dottrina della setta Cristianesimo scientista alla quale appartenevano i genitori e i conseguenti contrasti che lo hanno segnato per tutta la vita.
· My Friend of Misery è considerato un tributo ai Black Sabbath, ispiratori di buona parte dell'heavy metal mondiale.
· The Struggle Within si distingue anch'essa per un ritmo molto veloce (se si esclude il ritornello, scandito su ritmi sincopati). In questo brano si parla delle contraddizioni della vita umana.
User Album Review
Any attempt to move away from a tried and tested formula is often met with resistance by some fans who never want their idols to change. Smarter than your average heavy metal band, the more complex turn-on-a dime twists of their previous albums, Master Of Puppets and 1989’s And Justice For All, were trimmed back in favour of a more honed-down delivery.
Though the band didn’t always see eye to eye with Bob Rock (who had previously cut his teeth engineering for the likes of Bon Jovi before producing Motley Crue’s Dr.Feelgood), the tensions between the two camps resulted in an album bursting at the seams with alternative ideas.
Sure enough, accusations that they had sold out came from the rump of hardcore fans within seconds of their fifth album being released in 1991. Several years later thousands of fans signed an online petition calling on the band to sever its links with Bob Rock such was their conviction that their beloved Metallica had strayed from the straight and narrow.
Yet his involvement gained them mass sales (number one on both sides of the Atlantic) and earned them the Grammy they’d missed out on, having lost out to Jethro Tull’s Catfish Rising the previous year. With millions of new fans going on to discover their back catalogue, Metallica moved from cult metal gods to bona fide rock stars, straddling the airwaves with the psycho-dramatics of “Enter Sandman”, whose terse motifs served notice that things were changing.
The spaghetti western set dressing of “The Unforgiven”, “Nothing Else Matters” with its sensitive lyrics and string section embellishments, as well as the widescreen dynamics of “My Friend Of Misery” demonstrated how keen they were to move things on. In “The God That Failed”, vocalist, rhythm guitarist and principle writer, James Hetfield deals unflinchingly with parental loss and the contradictions of faith in a mature and considered manner.
The confidence exuding from almost every track isn’t due to a clichéd, puffed-up HM swagger but a result of literate and articulate artists breaking free of generic expectation.
External Album Reviews
None...
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