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Artist BiographyAvailable in:
I No Doubt sono un gruppo musicale statunitense formatosi ad Anaheim nel 1986. Dal 1989 il gruppo è composto da Gwen Stefani (voce), Tom Dumont (chitarra e tastiera), Tony Kanal (basso e tastiera) e Adrian Young (batteria). Nelle esibizioni live sono supportati da Stephen Bradley (tromba) e Gabrial McNair (trombone). John Spence, leader e voce, fonda la band assieme all'amico Eric Stefani. I due contattano alcuni musicisti, tra cui la sorella di Eric, Gwen Stefani, che entra nella formazione come corista. Ai tre si aggiungono Jerry McMahon (chitarra), Chris Leal (basso), Gabe Gonzalas (tromba), Alan e Tony Meade (sassofono). Il gruppo inizia così a provare nel garage dei genitori di Eric. Dopo qualche mese si unisce alla band anche il bassista Tony Kanal. Tony inizia a frequentare Gwen e tra i due nasce una relazione che rimarrà segreta per un anno. All'inizio del 1987 il gruppo si arricchisce con gli ingressi di Paul Caseley (trombone) ed Eric Carpenter (sassofono). Nel dicembre del 1987 John Spence muore suicida in un parco di Anaheim; la band ovviamente subisce un duro colpo, ma la voglia di fare musica rimane tanta. Gwen Stefani diventa voce principale, dopo una breve parentesi in cui a cantare è Alan Meade. Nel frattempo Tom Dumont lascia i Rising, una band heavy metal di cui era membro con la sorella, e si unisce ai No Doubt sostituendo Jerry McMahon come chitarrista della band. L'anno successivo Adrian Young sostituisce Chris Webb come batterista. Durante questo periodo, tra gli altri concerti, i No Doubt si esibiscono anche con i Red Hot Chili Peppers a Long Beach. Paul Caseley lascia la band nel luglio 1989, per unirsi agli US Navy.
All'inizio degli anni novanta, con il contributo di Flea dei Red Hot Chili Peppers, riescono a registrare una demo, grazie alla quale ottengono un contratto con la Interscope Records. Nel 1992 pubblicano il primo album che porta il loro nome: No Doubt. L'album non è accompagnato da un singolo in radio, anche se viene realizzato il video di Trapped in a Box, e così non ottiene successo. La band intraprende un tour nazionale, ma la Interscope rifiuta addirittura di sostenerlo, accantonando momentaneamente la band. Inoltre lo stile simpatico e prettamente pop dell'album è in netto contrasto con la scena grunge, dominatrice in quegli anni.
L'anno dopo la band ricomincia a lavorare per un nuovo album, ma la Interscope respinge gran parte del materiale.[2] Così il gruppo decide di autoprodurre il successivo album, contattando Matthew Wilder. Eric Stefani però era in disaccordo con questa scelta: non volle cedere il controllo creativo a qualcuno al di fuori della band, così smette di registrare e suonare. Lascia infatti il gruppo nel 1994 per riprendere una carriera di disegnatore di cartoon; in particolare era impegnato in un progetto per I Simpson. Tony Kanal e Gwen Stefani nel frattempo interrompono la loro relazione, durata sette anni. Incerta su cosa fare con la band, la Interscope Records concede in sublicenza il progetto a Trauma Records nel 1995[3], anno in cui tra mille difficoltà viene pubblicato l'album The Beacon Street Collection, ricco di influenze più punk e suoni più crudi rispetto all'album d'esordio. L'album viene venduto più del triplo rispetto a No Doubt.
La Interscope riprende nuova fiducia nei confronti della band e pubblica una seconda volta The Beacon Street Collection. Inoltre nello stesso anno (1995) la Interscope pubblica l'album che di lì a pochi mesi farà la fortuna dei No Doubt. Si tratta di Tragic Kingdom, che propone una miscela di ska, rock, punk rock californiano e pop[4].
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