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Train of Thought è il settimo album in studio del gruppo musicale statunitense Dream Theater, pubblicato l'11 novembre 2003 dalla Elektra Records.
A differenza dell'album precedente, Train of Thought è caratterizzato da atmosfere cupe e dark e presenta un sound maggiormente distorto e più metal. L'album è stato accolto in maniera disomogenea dalla critica e dagli appassionati, la cui frangia tipicamente più progressive e melodica, risultò in parte delusa da questo lavoro. Il risultato complessivo è comunque un album caratterizzato dai classici virtuosismi "scuola Dream Theater" e da elevati picchi di influenze progressive[senza fonte].
Anche per questo album, il gruppo sceglie di ricollegarsi con l'album precedente: infatti il riverbero finale con cui si concludeva la suite Six Degrees of Inner Turbulence (tratta dall'album omonimo) è lo stesso che caratterizza l'introduzione di As I Am. La traccia conclusiva In the Name of God invece termina con la stessa nota con cui comincia The Root of All Evil, la prima traccia dell'album successivo Octavarium. Il tastierista Jordan Rudess ha eseguito l'ultima nota dell'album con il naso.
Il brano This Dying Soul è il secondo brano della saga ispirata relativa alle dipendenze di Mike Portnoy, nonché la continuazione di The Glass Prison, di cui viene ripreso un riff. Vengono anche ripetute delle frasi che venivano già pronunciate nel precedente capitolo. La quarta traccia Honor Thy Father è stata scritta dal batterista Mike Portnoy a proposito dei rapporti con il patrigno: infatti, lo stesso batterista, in una chat del 2004, spiegò che "non sono molto bravo a scrivere canzoni d'amore, così ho deciso di scrivere una canzone di odio". La parte centrale della canzone contiene estratti dal film Magnolia.
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