Album Title
Muse
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Album 3D Face

3D Spine
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First Released

Calendar Icon 2006

Genre

Genre Icon Alternative Rock

Mood

Mood Icon Rousing

Style

Style Icon Rock/Pop

Theme

Theme Icon ---

Tempo

Speed Icon Fast

Release Format

Release Format Icon Album

Record Label Release

Speed Icon Warner Bros. Records

World Sales Figure

Sales Icon 0 copies

Album Description
Available in: Country Icon Country Icon Country Icon
Black Holes & Revelations è il quarto album in studio del gruppo musicale britannico Muse, pubblicato il 3 luglio 2006 dalla Warner Bros. Records.

L'album vendette 115.144 copie nella prima settimana di vendite nel Regno Unito, posizionandosi quindi a un livello di vendite superiore all'album precedente Absolution.

L'album mostra, nei testi e nelle melodie, influenze del genere fantascientifico e Matthew Bellamy, frontman del gruppo, cita influenze musicali come Queen, Millionaire, Sly and the Family Stone, Depeche Mode e sonorità provenienti dal sud Italia.

Black Holes & Revelations segna una svolta stilistica dagli album precedenti, e include una grande varietà di sonorità inusuali per il gruppo. L'album si mostra prevalentemente alternative rock e hard rock, e la prima traccia, Take a Bow, mostra uno stile rock intenso e drammatico molto vicino all'album precedente e introduce elementi tecno nello stile della band. Altre tracce, in particolare Starlight, descritta dalla critica come "un concerto degli ABBA sulla luna", segue una corrente più commerciale ed orecchiabile che contrasta con il funk rock, post-disco del primo singolo pubblicato, Supermassive Black Hole. Le altre tracce seguono lo stile intenso caratteristico dei primi lavori dei Muse, ma la traccia finale, Knights of Cydonia, combina elementi vicini al surf rock e al rock progressivo, per una canzone che Bellamy descrive come "trainante il lato epico della band a livelli quasi comici".

Black Holes & Revelations contiene riferimenti fortemente politici[18] che creano un rinnovamento nella continuità nello stile del gruppo. Sono presenti gli argomenti controversi tipici della band, come "La cospirazione del nuovo ordine del mondo, guerre ingiustificabili, potere abusivo, manipolazione cospiratoria e rivolte popolari", fortemente influenzati dalla teoria cospiratoria piuttosto popolare tra i membri della band. Questi temi nascono da un'idea di Bellamy: "l'ignoto stimola l'area dell'immaginazione", e questo interesse per l'ignoto e per il paranormale si diffonde in tutto l'album, che include invasioni aliene, (in Exo-Politics) e una paranoia ribelle (in particolare durante "Assassin").. L'album include inoltre tematiche più suggestive, come rimorso, ambizione[ e amore, ancora riprendendo lo stile romantico dei primissimi album.

Il titolo dell'album, preso dal testo di Starlight, è stato spiegato da Matthew Bellamy nella sua intervista per Q Magazine nel settembre 2006:
« Buchi neri e rivelazioni - sono queste le due aree della scrittura che vengono fuori da gran parte delle canzoni dell'album. Una rivelazione su te stesso, qualcosa di personale, genuino, con cui forse le persone possono relazionarsi. Poi i buchi neri, che sono canzoni che provengono dalle più [...] sconosciute parti dell'immaginazione. »
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User Album Review
Muse finally shake off those last pesky inhibitions that inhibited 2003's Absolution. Not content with merely mixing classical piano, skin blistering guitars and operatic structures, we now get shimmering synths and what can only be described as prog techno.
Black Holes And Revelations is a superlative stretching album: audacious, inflamed and utterly unashamed of its own ambition. It's also sonically exhilarating.The beats of "Take A Bow" shudder on the speakers as Matt Bellamy wails "You will burn, you will burn" at an un-named world leader, who may well be initialled GWB.
From this modest opening, the album only accelerates and ascends, taking in Muse's most heartfelt love song yet (the gorgeous, expansive "Starlight"), mind blowing mutant space funk ("Supermassive Black Hole") and amphetamine techno-rock ("Assassin"). At times it's the silliest thing you'll ever hear. Often it's the best. Muse just became Britain's most exciting band.


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